Con questo post inizio a raccontarvi il meraviglioso viaggio che io e il mio compagno abbiamo fatto in Francia in una bellissima e calda estate. La Francia come previsto, mi ha fatto innamorare chilometro dopo chilometro, facendomi scoprire un territorio di una grandissima ricchezza, paesaggistica, culinaria e storica.
Normandia, Bretagna, Loira, Alvernia e infine Provenza si sono susseguite accomunate tutte dalla bellezza e dalla particolarità che ogni singolo posto ha saputo regalare. Seguiranno diversi post perché raggruppare tutto il viaggio in un solo sarebbe troppo
Il nostro viaggio in Francia inizia da Étretat, piccolo paesino di pescatori sulla Costa d’Alabastr in Normadia, a 3 ore dall’aeroporto di Parigi. Il grigio della metropoli lascia velocemente spazio a spazi aperti e distese di verde, campagne e colline a perdita d’occhio. Qua e là spuntano le casette tipiche dai tetti grigi, fattorie circondate da mucche rilassate al sole.
Étretat, è un meraviglioso villaggio di pescatori incastonato fra le due scogliere maestose e suggestive, la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval. Entrando in questo paesino ci colpisce la voce dei tanti gabbiani che volteggiano e vanno a posarsi sui tetti e il profumo forte ed intenso del mare. Fatichiamo tantissimo per trovare parcheggio, tant’è che ci vediamo costretti a lasciare l’auto all’inizio del paese e raggiungere a piedi il nostro hotel.
L’eccitazione è talmente tanta che lasciamo in fretta i bagagli alla nostra Chambres d’Hôtes per dirigerci sul lungo mare. La passeggiata lungo la spiaggia è un brulicare di turisti, chi scatta foto, chi ozia al sole, bambini che giocano sulla spiaggia di ciottoli e qualche coraggioso che azzarda un bagno.
Basta poco per capire perché artisti come Boudin, Courbet e Monet abbiano fissato su tela questi paesaggi e perché scrittori come Maurice Leblanc, vi abbia ambientato il racconto del suo personaggio più famoso, Arsenio Lupin.
Ai lati della passeggiata, sia a destra che a sinistra partono dei sentieri pedonali che salgono lungo le scogliere. Dopo un pranzo veloce con crepes e sidro ci avventuriamo lungo il sentiero di sinistra che sale lungo la falesia di Aval, che Guy de Maupassant, descriveva fantasiosamente come un elefante che immerge la proboscide nel mare. Lo splendore del paesaggio che si apre davanti a noi è unico, tanta bellezza ci rapisce tanto che da lassù non si vorrebbe più scendere. Il verde dei prati, l’azzurro del cielo, il blu del mare e il bianco delle scogliere sono così brillanti che sembra di vedere quei colori per la prima volta.
Ci rilassiamo un po’ in cima alle scogliere e nel pomeriggio decidiamo di scendere e poi risalire lungo la falesia d’Amont. Nonostante sia raggiungibile anche in auto, scegliamo comunque di camminare e dopo pochi minuti raggiungiamo la chiesetta Chapelle Notre-Dame de la Garde che dall’alto domina la baia. Anche qui oziamo un po’ davanti alla tranquillità del mare, vorremmo aspettare il tramonto, ma qui il sole tramonta tardi e la voglia di farsi una doccia e cenare ha la meglio.
Tornando verso l’hotel mi accorgo però che qualcosa nel paesaggio è cambiato…Qui, per la prima volta in vita mia, vedo il mare che piano piano si ritira, lasciando spazio alla spiaggia ricoperta dalle alghe verde smeraldo. Affascinante!
Il proprietario del Chambres d’Hotes ci consiglia Le Galion, un ristorante a pochi passi. Gustiamo specialità tipiche e ci concediamo anche l’assaggio di qualche ostrica, ottimo davvero!
La passeggiata serale dura poco nonostante una luna pazzesca che illumina le falesie, complice la stanchezza e l’aria frizzante, decidiamo di dare la buonanotte a Étretat.
Il mattino ha l’oro in bocca e noi tantissime cose da vedere, la sveglia suona presto e dopo un’ottima colazione e qualche chiacchiera con il proprietario e una coppia tedesca ci mettiamo in viaggio per la nostra prossima tappa: Honfleur e Omaha Beach e Mont-Saint Michel.
Prima però voglio spendere qualche parola per il Chambres d’Hotes Villa l’Espérance e per Wilfrid il suo proprietario. Abbiamo soggiornato solo una notte in questo b&b nel centro di Étretat ed è bastata per adorarlo. La camera era arredata in modo davvero particolare con una bellissima vasca da bagno rosa direttamente in camera. La colazione servita su un grande tavolo in soggiorno con croissant, baguette e marmellate, era davvero deliziosa. Wilfrid è stato molto gentile e simpatico, ci è piaciuto un sacco chiacchierare con lui, ci ha raccontato aneddoti della cittadina davvero curiosi, inoltre ci ha dato ottimi consigli per visitare la zona disegnandoci a mano delle mappe che conservo con affetto.
Chambres d’Hotes Villa l’Espérance