Dublino

Il viaggio in Irlanda sta giungendo al termine, salutiamo a malincuore i proprietari del b&b vicino a Galway nel quale abbiamo soggiornato per ben quattro notti e di mattino presto ci mettiamo in viaggio verso Dublino, la nostra ultima tappa.

Galway – Dublino distano circa due ore e mezza d’auto, per comodità abbiamo scelto di trascorrere la nostra ultima notte in Irlanda in un hotel vicino all’aeroporto, il Radisson Blu Hotel, Dublin Airport. Lasceremo infatti con un giorno di anticipo la nostra auto e, per raggiungere il centro città, useremo un comodo autobus.

Dopo aver sbrigato le varie pratiche di riconsegna auto e check-in ci tuffiamo alla scoperta di Dublino. Ci dirigiamo a piedi verso la fermata del bus 700 e dopo circa 30 minuti ci troviamo ai piedi dello Spire “lo spillo”, la gigantesca torre d’acciaio alta 120m che si trova al centro di O’ Connell Street, uno dei viali più importanti di Dublino.

The Spire

Resto davvero impressionata da quest’opera che, malignamente, qualcuno dice rappresenti lo spillo che punse le zone poco nobili del re d’Inghilterra, e per questo, simbolo della ribellione contro la dominazione inglese; altri invece affermano si tratti di un monumento simbolo della lotta contro l’uso dell’eroina, molto diffusa nella Dublino degli anni ’90, o più semplicemente un’opera che serva solo come abbellimento della città.

Ci troviamo nella parte nord della città, a sud del fiume Liffey, quella che veniva anticamente bistrattata e maltrattata dai cittadini perché si diceva fosse frequentata da delinquenti. Oggi non è più così, la zona intorno a O’ Connell Street è ricca di negozi, pub, fast food e servizi di ogni genere.

Ha’Penny Bridge

Ci spostiamo dalla base dello Spire verso il Ha’Penny Bridge, il ponte pedonale costruito nel 1816 per unire le due sponde del fiume Liffey. Il ponte deve il suo nome al pedaggio di mezzo penny, indispensabile per poter attraversare il ponte e raggiungere l’altra sponda. Venne costruito su richiesta della popolazione, stanca del pessimo stato dei traghetti che trasportavano merci e persone da una parte all’altra del fiume.

Decidiamo subito di farci una passeggiata nel cuore pulsante di Dublino: il quartiere Temple Bar; una zona ricca di pub, bar, locali, spazi espositivi, ristoranti e teatri; di giorno sfodera il suo fascino alternativo fatto di mercatini, negozi vintage e di musica, di notte si popola invece di giovani alla ricerca di divertimento tra fiumi di birra e musica.

The Quays pub
Il quartiere di Temple Bar

Si dice che il nome, prenda il nome da Sir William Temple, rettore del Trinity College e che qui si stabilì con la sua famiglia. Si dice inoltre che, entrare in uno dei tanti storici pub di Temple Bar, sia un’esperienza indimenticabile, quindi perché aspettare? Ci infiliamo subito al The Palace storico pub lungo Fleer Street, un gioiello davvero unico: legno, luci soffuse, insomma un’atmosfera da vero e antico pub! Un sandwich e birra e siamo di nuovo in strada, proseguiamo la visita alla città e salutiamo Temple bar solo con un arrivederci; in serata infatti vogliamo tornare e berci a qualcosa al famosissimo pub omonimo, il Temple Bar Pub.

Dopo pochi minuti a piedi arriviamo al Trinity College, altra tappa fondamentale di un viaggio a Dublino. Si tratta di una delle più prestigiose ed antiche università al mondo, fondata nel 1592 dalla regina Elisabetta I d’Inghilterra. Il college può vantare tra i suoi illustri allievi: il filosofo George Berkeley, Jonathan Swift, autore dei “Viaggi di Gulliver”, Oscar Wilde, Bram Stoker, l’autore di “Dracula” e il premio Nobel Samuel Beckett. Appena varchiamo l’ingresso rimango davvero colpita dalla maestosità degli edifici in stile georgiano e dai numerosi angoli di verde, nonostante il caos di questa giornata di agosto, viene davvero voglia di sdraiarsi sul prato e leggere un libro lontano dal frastuono della città.

Trinity College

All’interno del college è d’obbligo la visita alla Old Library, una delle biblioteche più fotografate al mondo; camminare attraverso la galleria lunga 65 metri a due piani, tra le imponenti file di colonne in legno e tra antichissimi volumi è davvero un’esperienza emozionante. La biblioteca ospita circa 200.000 volumi tra i quali il “Book of Kells”, un manoscritto in miniatura di 33 x 25 cm, contenente i quattro Vangeli scritto in latino e riccamente decorato.

La Old Library è una delle cinque biblioteche ad aver diritto di ricevere una copia di ogni libro pubblicato in Gran Bretagna. Per ospitare un numero così crescente di libri, ogni anno, viene allestito quasi un chilometro di scaffali nuovi. Naturalmente solo una piccola parte può essere conservata nella biblioteca, per cui moltissimi volumi sono custoditi in diverse strutture site in Dublino.

Old Library

Lasciato il Trinity college ci dirigiamo verso la Saint Patrick’s Cathedral, per raggiungerla abbiamo due possibilità o raggiungerla percorrendo Grafton Street, la via pedonale dello shopping oppure percorre Dame Street, e passare davanti al Castello di Dublino. Scegliamo la seconda.

Dame Street
St Andrew’s Church

Il Castello di Dublino si trova a metà strada tra la Christ Church Cathedral e la Cattedrale di San Patrizio. Il castello è di origine normanna ed è stato costruito nel 1204 per volere di Giovanni I Re d’Inghilterra, oggi è sede di rappresentanza del governo e viene utilizzato durante le cerimonie ufficiali di stato. Noi, per mancanza di tempo e di voglia, saltiamo la visita che è comunque effettuabile al costo di circa 4,50 € per gli adulti e 2 € per i bambini.

Lasciato il castello proseguiamo la nostra camminata, ci allunghiamo fino alla Christ Church Cathedral, la chiesa cattedrale della Chiesa d’Irlanda. Insieme alla cattedrale protestante di St. Patrick, rappresenta un edificio di grande importanza storica della città di Dublino.

Christ Church Cathedral

La Christ Church Cathedral conserva reperti di grande interesse, tra i quali un monumento con l’effigie di un cavaliere armato.
Secondo la leggenda si tratterebbe del sepolcro di Strongbow (nobile normanno che diede un contributo importante alla conquista inglese dell’Irlanda) ma, poiché è molto probabile che il crollo del tetto distrusse il mausoleo a lui dedicato, è più verosimile che il personaggio scolpito sulla tomba sia il conte di DroghedaAd ogni modo è comunque possibile che in questo sepolcro siano stati effettivamente collocati i suoi resti. Sempre secondo la leggenda, la mezza figura che compare accanto alla tomba, sarebbe quella del figlio di Strongbow, fatto a pezzi dal padre quando il suo coraggio in battaglia venne messo in dubbio.
Maggiori informazioni le trovate qui

Finalmente arriviamo alla Saint Patrick’s Cathedral Questa cattedrale è la più grande di tutta Irlanda e sorge in uno dei siti cristiani più antichi e sacri di Dublino, nel punto in cui si narra che San Patrizio battezzasse i capi clan immergendoli nelle acque di un pozzo. Questo pozzo si trova all’interno del St. Patrick’s Park, un bellissimo e tranquillo parco adiacente alla Cattedrale. La cattedrale vanta la navata del coro più lunga d’Irlanda, con i suoi 100 metri ed è qui è inoltre sepolto lo scrittore e poeta irlandese Jonathan Swift, l’autore dei Viaggi di Gulliver.

L’ingresso alla cattedrale ha un costo di 8 euro oppure è possibile accedervi gratuitamente durante le funzioni. Maggiori informazioni le trovate qui

Cattedrale di San Patrizio

Dopo la visita alla cattedrale ci rilassiamo un po’ nel St. Patrick’s Park, davvero un angolo di pace nel cuore di Dublino.

St. Patrick’s Park

Concludiamo la nostra giornata dirigendoci nuovamente verso Temple Bar Pub lo storico pub che prende il nome dall’omonimo quartiere. Entriamo e veniamo subito catapultati nella fantastica atmosfera irlandese tra fiumi di birra, musica dal vivo, chiacchiere e allegre risate. Ordiniamo due Guinnes e un tagliere di formaggi, dopo la giornata frenetica di oggi direi che ce li siamo proprio meritati!

Dopo il pub, raccogliamo le nostre ultime forze per cercare un ristorante per cena. Dieci giorni, senza orari e lontani dalle grandi città ci hanno abituato a presentarci nei ristoranti senza prenotare. Ma è sabato sera, siamo a Dublino e tutti i ristoranti che mi ero appuntata per la nostra ultima notte irlandese, sono pieni. Ripieghiamo così sul vicino Cleaver East un bel ristorante su Essex Street che aimè non mi sento di consigliare molto, ma probabilmente siamo solo stati fortunati.

Si conclude così, con una toccata e fuga la visita alla città di Dublino, sicuramente un giorno in più sarebbe stato necessario, ma in questo viaggio ho preferito dare la priorità ad altri luoghi, alla natura d’Irlanda e non alle sue città. In così breve tempo abbiamo sicuramente tralasciato alcune cose che, sicuramente andrebbero viste. Ad esempio:

  • Guinness Store House, il primo stabilimento di produzione della famosa birra Guinness, costruito nel 1759 nel St James’s Gate Brewery. E’ situato nella zona ovest della città, a 10 minuti a piedi dal centro storico. 7 piani per viaggio all’interno dell’universo Guinness.
  • Carcere di Kilmainham Gaol, situato nella zona ovest della città, rappresenta la tappa emotivamente più impegnativa dell’intero viaggio a Dublino. Qui, tra le celle fredde e grigie si è combattuta la più importante battaglia politica per l’indipendenza dell’Irlanda. Per gli amanti della musica degli U2 qui è stato usato come set per le riprese del videoclip di A Celebration.
  • National Gallery of Ireland, si trova nel cuore di Dublino e conserva numerosi dipinti di scuola irlandese, italiana, e opere di grandi maestri olandesi, oltre a una sala interamente dedicata alle opere liriche e romantiche di Jack Yeats, illustratore e fumettista irlandese L’ingresso è gratuito.
  • St. Stephen’s Garden, situato a sud di Grafton Street è il luogo parco più amato e frequentato dai dublinesi, perfetto per rilassarsi, prendere il sole o leggere. Sentieri alberati, aiuole colorate, prati, e laghetti, ne fanno la sosta ideale lontana dal caos della città.

Preghiera Irlandese

Siamo così arrivati alla fine di questo bellissimo e itinerante viaggio in Irlanda, domani mattina un volo ci riporterà in Italia. Abbiamo percorso più di 1400 km e cambiato alloggio quasi ogni sera, ma è stato un viaggio fantastico che rifarei ad occhi chiusi. Siamo partiti da Belfast puntando a nord lungo la costa di Antrim, proseguendo verso ovest lungo la Causeway Coastal Route fino ad arrivare a Derry. Da qui abbiamo raggiunto la Contea di Donegal, esplorato la Inishowen Peninsula e dormito a Dungloe. Abbiamo proseguito poi scendendo lungo la costa fino alla città di Donegal per poi proseguire verso sud fino al Connemara e Galway che ci ha ospitato per diversi notti, e concludendo appunto il nostro viaggio a Dublino.
L’Irlanda è un paese magico, con paesaggi da cartolina che sembrano sospesi fuori dal tempo. In questo viaggio ho incontrato persone dall’innata cordialità e mi sono stupita sempre di più della bellezza della natura e dei suoi colori. Mi sono innamorata del cielo d’Irlanda, così come cantava Fiorella Mannoia. Un cielo mutevole, che si muove insieme a te, che si apre e si chiude con il ritmo della musica e che ovunque tu vada rimarrà dentro di te.



Pubblicato da Monica

“Non dovremmo negare che l’essere nomadi ci ha sempre riempiti di gioia. Nella nostra mente viene associato alla fuga da storia, oppressione, legge e noiose coercizioni, alla liberà assoluta, e la strada porta sempre a Ovest” (Christopher McCandless) Amo questa frase, amo essere nomade e viaggiare per il mondo, le mie strade portano ovunque mi spinga la mia curiosità e la mia voglia di vedere, fotografare, scoprire ed emozionarmi, ovest, est, nord o sud che sia. Niente più di un biglietto aereo e una cartina in mano mi da questa sensazione di totale libertà, viaggerei sempre e ovunque, il mondo è così grande che non c’è un posto dove non andrei. Adoro portare per le strade del mondo questa ragazza curiosa, sognatrice, insicura, indipendente, ironica, timida, pasticciona, ansiosa, solare, testarda, fifona, buona, amicona, non convenzionale e che si descrive in terza persona! In questo blog vi voglio raccontare i miei viaggi, le mie emozioni… la mia libertà!

5 pensieri riguardo “Dublino

Lascia un commento